L'ordinarsi nell'effimero dell'apparire del Mondo
Ciò, supremamente, atterrisce: codesto gruppo e grumo di potere – la talassocrazia anglosassone guidata della superclass finanziaria a-polide e anti-umana – è palesemente disposto a sacrificare miliardi di persone pur di non perdere il proprio potere. Miliardi, perché i morti si conteranno in questa unità di misura, sempre se saremo così fortunati che rimarrà qualcuno o qualcosa in grado di computare.
Dall’altra parte, coloro che sono divenuti, indubitabilmente, i più forti, mostrano quella savia e lungimirante moderazione che gli altri, i nemici, i deboli, gli sconfitti, non avrebbero assolutamente mai concesso loro, a parti inverse.
Il concetto che, ad oggi, ancora guida il cosiddetto potere multipolare è che – consapevoli che il processo di mutamento degli equilibri di forza ha ormai superato il punto dell’irreversibilità – sia sufficiente attendere, mantenere lo status quo, e lasciare che l’inerzia della storia spazzi via i potenti di un tempo.
Purtroppo, tutti loro confidano eccessivamente nella parola dello scorpione, pensando che questi abbia ancora una natura umana.
I pazzi, i potenti di un tempo, gli scorpioni inumani, antropologicamente mutati, confidano proprio su questo fallace confidare della rana, ancora umana. Continuano ad alzare l’asticella confidenti appunto che gli altri, i più forti, continueranno a incassare senza “scatenare tutta la loro forza”, consapevoli che morirebbero anche loro.
Il giorno che i più forti si renderanno conto che hanno a che fare con degli scorpioni, sarà finita per tutti.