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L'ordinarsi nell'effimero dell'apparire del Mondo
La cosa che ci fa maggiormente infuriare, di tutte queste sesquipedali puttanate, è la considerazione che ormai questi “mutati antropologicamente” (e qui non mi riferisco al premier ucraino, che è semplicemente l’archetipo dell’avido arrivista mentitore, che per soldi ucciderebbe milioni di essere umani, come in effetti ha fatto, bensì a coloro che comandano e finanziano sia lui che i nostri giornali) hanno delle persone, dei cittadini, dei sudditi: ci prendono tutti per deficienti.
Copenaghen dista da Kiev circa 1.600 km… per cui, o Zelensky in realtà è espatriato, o è passato da consumare molecole psicotrope a effetto “eccitante”, a molecole psicotrope a effetto lisergico, oppure semplicemente parla ogni sera con l’Altissimo…
Vedremo se saranno droni Gerbera e Geran, armati o disarmati, con quale autonomia di volo, con o senza nastro isolante, adagiati sopra conigliere o i più caratteristici campi di tulipani danesi, o, ancora, se abbiano attraversato i cieli sovrani o se li abbiano lanciati agenti dormienti di Putin direttamente in Danimarca (o chissà cos'altro gli sceneggiatori di Netflix si inventeranno), al momento ho letto che le autorità danesi hanno semplicemente affermato: “sono apparsi e poi semplicemente scomparsi nel nulla…” (a questo siamo arrivati, a questo livello di menzogne)
Molti analisti ritengono che queste continue false flag (dal gps, ai droni sulle conigliere polacche, ai Mig abbattuti per il Sole 24 Ore… ora i droni in Scandinavia) – false flag tra l’altro sempre più raffazzonate, pasticciate, cialtronesche – servano a convincere le opinioni pubbliche occidentali (che ormai per lo più si sono destate dal sonno della loro ragione), che sia giusto continuare a sostenere economicamente, militarmente e politicamente l’Ucraina, nonostante ormai la situazione sul campo sia irreversibilmente perduta (solo ieri è caduto il 17esimo insediamento della Regione di Dnipropetrovsk, non ancora formalmente annessa alla Russia, ed è stato completamente liberato il bosco di Serebryanka, dopo quasi 2 anni di combattimenti; questi solo tra i più recenti e significativi accadimenti), e nonostante ormai sia patente che gli Usa non intendano sacrificarsi per l’Ucraina e in genere per l’Europa (personalmente ritengo semplicemente che taluni gruppi di potere abbiamo compreso, più di altri, che invece evidentemente non si rassegnano a guardare in faccia la realtà storica, di non essere più forti abbastanza per dominare tutto il mondo, come nei loro dichiarati piani ed essoterici disegni, epperò si vedono costretti a tornare a concentrare le poche forze rimaste, come nel 19esimo secolo, esclusivamente sulle loro macrozone elettive; la loro dialettica interna, dunque, è ascrivibile alla vexata “realismo-idealismo”, non certo a palingenesi morali etc… sono tutti mostri, coloro che presiedono il vertice della talassocrazia angloamericana, repubblicani o democratici che siano).
Altri analisti, invece, pensano siano azioni mediatiche atte appunto a nascondere agli occhi e alle menti delle nostre pubbliche opinioni il fallimento totale di questa folle idea di dominio globale, di cui l’Ucraina fu solo pedina e tappa.
Noi non siamo così ottimista, stante l'ormai quotidiana menzogna, l'ormai quotidiana invenzioni strampalata: programmano di alzare il tiro, probabilmente come primo passo inviando truppe dei Paesi più “invasati”, forse polacchi, più probabilmente baltici.
Quello che è certo, è che sono tanto irresponsabili quanto cialtroni, e che ritengono tutti noi stupidi: sta a noi, dunque, convincerli che si sbagliano di grosso. Sta a noi gridare loro in faccia che possono scordarsi di mandarci al massacro a milioni come carne da macello per i loro interessi elitari, perché non siamo più nel 900, e le lezioni della storia le abbia imparate.