L'ordinarsi nell'effimero dell'apparire del Mondo
Dopo le spacconate del novello Napoleone, la cui intemperante settuagenaria Giuseppina ha rimesso recentemente al proprio posto di “maschio dominante” (forse gelosa per la recente fuitina con vizietto – e forse financo vizio colombiano – in quel di Kiev), è, dunque, il turno del novello Bismarck nell’alzare i toni dello scontro.
Premettiamo come, a nostro intendere, sia completamente nell'oggi errata l’interpretazione geopolitica classica, post-vestfaliana, in stile Limes: “la Francia vuole tornare a giocare un ruolo internazionale primario”, piuttosto che: “La Germania vuole tornare a essere la nazione leader Ue anche in politica estera”. Questa gente ha smesso di servire gli interessi delle proprie nazioni decenni fa. Gli stati nazione in Occidente hanno smesso di esistere almeno dal 1945. Non sono le nazioni a muoversi sul Risiko del mondo, bensì le Corporations multi-nazionali private, le Lobby e i rispettivi interessi.
Macron fu managing director presso la banca d'affari Rothschild & Co. Friedrich Merz fu presidente del consiglio di sorveglianza di BlackRock Germany.
Non la Germania dunque, non la Francia, bensì è la Superclass dell’oligarchia finanziaria internazionale (cioè a dire il cancro gangliforme con epicentro tra la City e NY e tentacoli ovunque) a muoversi, sempre più isterica e inquieta.
L’aver spostato le proprie pedine direttamente nei centri di comando e potere politico, come già Monti e Draghi da noi, è semplicemente il segno che sta traballando il loro potere di presa globale, o piuttosto naufragando il loro sogno di tutto soggiogare, nello spazio e persino nel tempo, conformando il reale a immagine e somiglianza di un credo confuso, perverso, antistorico e antiumano (non a caso Sombart definì il borghese “colui che cammina con le mani”) (già, un credo, poiché non è solo la pleonexia platonica o la cupidigia dantesca a muovere codesti novelli Über-Händler, bensì un’ideologia appunto anzitutto contraddittoria: nichilista e super-umanista, rancorosa e superba, frutto probabilmente di un deficit biologico e di un senso di inadeguatezza esistenziale supercompensato in hybristico delirio di onnipotenza sulla natura e sugli uomini attraverso il danaro e la tecnica… ). Sono questi, infatti, anche da un punto di vista personale, uomini deboli, preda del vizio e della dipendenza, totalmente privi di Gravitas e Lontananza, contrariamente a colui che probabilmente odiano anche sul piano personale, proprio poiché antropologicamente opposto a loro (ricordando ancora Sombart: Händler und Helden, Merz und Putin).
Ebbene, la Superclass, per voce del suo fiduciario tedesco, dichiara ora di voler “aiutare gli ucraini a casa loro”, costruendo lì in loco le super-armi, i nuovi Vergeltungswaffe 2.0 che spezzeranno le reni alla Russia profonda: mentre permane l’incertezza sulla fornitura dei Taurus (dopo la smentita del suo vice) – cioè di qualcosa che già esiste – l’altra mano sopra il banco (di questi moderni cambiavalute, già oggetto dell’ira dantesca) si muove e mostra alla pubblica opinione la costruzione di – future – nuove superarmi (dopo i superLeopard, che bruciano sulle steppe come benzina nel sole di luglio…).
Perché sono farneticazioni: