L'ordinarsi nell'effimero dell'apparire del Mondo
Ucraina = “n località + le seguenti sotto elencate”:
Nel Sud-Ovest del Donetsk:
Nella zona di Lyman
Nella zona o fianco sud di Kostiantynivka, a nord-ovest rispetto a Toretsk
Nella zona dell’agglomerato Pokrovsk-Myrnohrad*
Nella Regione di Sumy
Nell’Oblast di Charkiv
Ad oggi, 5 giorni dopo l’inizio dei lavori della Conferenza di Roma, al soggetto Ucraina appartiene esclusivamente la predicazione: “n località”.
Nella Wissenschaft der Logik, Hegel espose magistralmente, risistematizzandole, le categorie attraverso le quali, da Aristotele in poi, è inquadrabile concettualmente l’Essere sicché l’essere degli enti.
Tra esse, la categoria della qualità determina l’aspetto dell’ente, la sua determinatezza o distintività.
La quantità, al contrario, predica degli enti la dimensione misurabile, indicandone la proprietà dell’estensione materica riducibile a numero.
Nondimeno, quantità e qualità – diversamente dalla concezione aristotelica, che le indicava come irriducibili l’un l’altra – hanno un punto di intersezione: la quantità di un soggetto si può tendere o contrarre sino a incontrare il limite del cambiamento di qualità.
La questione è molto semplicemente esemplificabile con la disqualità della calvizie: a quest’uomo (soggetto) è predicabile l’attribuzione di “crinito”. La sua qualità è la crinitudine.
Poniamo che quest’uomo crinito abbia 10 miliardi di capelli.
Ora poniamo che quest’uomo crinito perda 10 capelli, il suo soggetto subisce una modificazione sul piano della quantità (giacché 10mld non è 10mld – 10). E, tuttavia, la sua qualità rimane intatta: egli permane crinito.
Ma ora poniamo che perda 9 mld di capelli. Con 1 mld di capelli in testa (modificazione sul piano della quantità), permane forse egli nella qualità del crinito, forse ancora possiede codesta predicazione?
Evidentemente no: una modificazione sul piano della quantità ha determinato una modificazione sul piano della qualità: quest’uomo, ora, è calvo. Ebbene, sino a quanti insediamenti e territori l’Ucraina potrà perdere permanendo ancora Ucraina?
Non si può dare alcuna risposta certa, determinata. Ciò, nonpertanto, su cui possiamo fare incontrovertibile affermazione è, al contempo, l’impossibilità di ricostruire quanto non ti appartiene, e l’impossibilità di determinare la qualità di un soggetto che scorre sul pianto della modificazione della propria quantità.
La soggettualità Ucraina ogni giorno vede e vedrà contrarsi l’hexis, il possesso della quantità che ne costituisce la qualità statuale, e ciò sino a che incontrerà il proprio limite di qualità, soglia superando la quale transmuterà semplicemente in altro (e si parlerà della ricostruzione della Leopolitania...)
Ogni sproloquiare di ricostruzione, sic stantibus rebus, è, pertanto, qui ed ora, semplicemente una presa in giro. Chi lo afferma ritiene semplicemente stolto colui a cui ne sta illustrando i dettagli, addirittura indicandone determinazione sul piano della quantità.