Orizzonte Altro

Diurnalia
L'ordinarsi nell'effimero dell'apparire del Mondo
Pokrovsk, San Tommaso e l'in-adeguatezza del Fatto Quotidiano
7 novembre 2025
Secondo la filosofia tomistica, la Verità è la corrispondenza, concentosa, tra la Realtà e il Pensiero: [Veritas est] Adaequatio rei et intellectus.
Allorquando una predicazione non è in grado di descrivere rettamente la realtà a cui si ri-ferisce, apre una dis-equazione che possiamo definine Falsità, Errore, Hamartia.
Certamente, come ogni attività umana, un'apofansi può consapevolmente o inconsapevolmente non essere adeguata al reale. Se il soggetto predicante X è conscio che P sia ≠ V, X mente con dolo. Al contrario, la fallacia può essere definita colposa.
Il Fatto Quotidiano - di cui pur appreziamo la coraggiosa eterodossia rispetto al monolitismo menzognero doloso del cosidetto mainstream giornalistico, cartaceo, digitale, televisivo - apre vari gradi di dis-equazione tra Predicazione ed Essere, apre sicché vari gradi di menzogna.
Il Fatto Quotidiano, pertanto, se non mente dolosamente, mente colposamente, ovvero afferma il falso poiché utilizza fonti faziose, come, nel casus in exemplo, l'ISW.
Dalla viva voce del suo direttore (Marco Travaglio) è infatti possibile ascoltare la preliminare sicché l'aprioristica decisione di non prendere in considerazione fonti che non siano occidentali, quindi, de bello dispuntando, russe.
Epperò, così facendo, offrono un servizio incompleto, parziale, partigiano o a punto fazioso (e anche la faziosità si dà per dolo aut colpa) ai propri lettori (paganti).
Non colgono il vero, pur nell'oggi agilmente coglibile coi mezzi coevi documentali disponibili (video, geolocalizzazioni, coordinate di artiglieria, mappe satellitari etc...). E, seppur senza il dolo di una qualsiasi Repubblica, affermano nondimeno il falso, tecnicamente, tomisticamente (e aristotelicamente).
Oggi, infatti, riportando un'analisi dell'ISW (il summenzionato Institute for the Study of War, think tank yankee) circa una supposta nuova tattica d'utilizzo combianto di droni e forze speciali infiltrate, si afferma: << Il risultato è che ora Pokrovsk può[??] cadere. Le truppe di Mosca, ha riferito l’ISW, si stanno spostando su tutto il fronte nord anche se parte consistente dell’area urbana resta contesa >>: In-Adaequatio!
La città è già completamente caduta e ora si chiama Krasnoarmeysk. Di con-teso non si dà alcunché, solo sacché di resistenza locale da bonificare. La città conglomerata, Myrnohrad, è, invece, completamente accerchiata. Ai russi non servirà neppure prenderla d'assalto. Basterà attendere che le poche truppre ancora lì vive finiscano acqua, cibo, medicinali, munizioni... naturalmente, nel mentre, bombardando i temerari che non si arrenderanno.
Dunque, per quanto, come premsso, il Fatto si aderga -e di molto - rispetto alla melma mainstream pari grado (ieri, dal Corriere al Foglio, molti giornali pubblicavano una foto con una bandiera ucraina asserendo questa essere issata sopra il municipio della città, foto poi scopertasi essere di fine agosto...), non rappresenta tuttavia una fonte attendibile attraverso la quale informarsi, almeno su codesti avvenimenti e temi, ulteriormente risultanto epperò essere, tomisticamente, in-adeguato a comprendere e descrivere il Reale.