Orizzonte Altro
Diurnalia

L'ordinarsi nell'effimero dell'apparire del Mondo

L’ipocrisia dei cuccioli di Popper
19 settembre 2025
Premesso che non vogliamo entrare nella diatriba aperta dai recenti eventi omicidiari statunitensi, e ciò per una semplice ragione: chi scrive pensa sia solamente teatro: mandanti, esecutori e moventi non sono quelli che s’agitano sul proscenio mediatico.

Ciò premesso, prendendo per vera la narrazione che da giorni riempie lo spazio della nostra pubblica piazza occidentale, la posizione nostra è semplice: se la violenza come strumento politico è da condannare sempre (in pubbliche parole e atti), in un contesto di pace e di vigenza dello stato di diritto, come è il nostro, fino a prova contraria, ogni posizione politica non può essere né oggetto né soggetto di violenza. Puro e semplice.

La favola per cui se la violenza viene da destra è fascismo, se viene da sinistra è stalinismo, mentre se viene dai liberali è difesa della libertà, del bene, della luce e dell’amore, è una puttanata, che la affermi Popper come la nostra Salis. Puro e semplicemente.

Perché, dunque, scriviamo questo post, se la questione ha premesse false e, pur presa per vera, è di semplicissima risoluzione?

Per il disgusto verso l’ipocrisia dei cosiddetti liberal-progressisti, di cui Repubblica è il megafono e il PD l’energia propulsiva.

Leggiamo, oggi, infatti, su codesto giornale:

<< L’Ungheria come l’America dichiarerà “terroristi” tutti gli antifascisti: “Salis è tra loro” >>.

E, sopra, il virgolettato della stessa Ilaria Salis: << Vivo giorni di terrore. Se mi revocano l’immunità, scatterà la vendetta di Orbán >>.

In cosa consiste l’ipocrisia disgustante?

  1. Il lettore sprovveduto, per mera inferenza collativa, potrebbe pensare che Orban domani arresterà tutti coloro che si dichiarano antifascisti, in ogni parte del molto.

Personalmente non ho alcun problema a dichiarami tale, nonostante, per me, nelle Terre d’Occaso del 2025, sia come dichiararsi contro gli unicorni… Si può fare, certo, ma per mera posizione di principio. In Italia, infatti, come in Francia o in Germania, in Uk come in Usa, le uniche camice nere sono quelle di Armani, vestite dalla borghesia, sempre più “finanziarizzata”.

Infatti, se il Presidente del Senato ha in camera sua, vicino al suo lettino, il busto di Mussolini al posto della Madonna, perché lo aiuta a fare sogni d'oro, ciò rappresenta un fatto puramente privato, nella misura in cui, nella sua vita pubblica, nell’esercizio delle prerogative e funzioni attribuite alla sua carica, egli risponde agli interessi e agli ordini delle multinazionali anglosassoni e non ai precetti del Ventennio. Dunque, a meno di non fare del fascismo una categoria morale e metastorica, quella dell’antifascismo è una lotta che non appartiene al nostro tempo e al nostro spazio. Trump, di nuovo, non è fascista, può essere autoritario, può essere violento, può essere financo razzista, ma rimane un borghese anglosassone, un capitalista yankee. E il capitalismo inglese non è il fascismo italiano, puro e semplice.

Bene, ciò premesso, sono abbastanza sicuro che domani la polizia ungherese non venga a prendermi a casa. Risulta, infatti, che la signora Salis sia indagata per aver aperto il cranio di un altro essere umano, e non perché sia antifascista. Se, da antifascista, rapina una banca, il reato è la rapina, non l’essere antifascista. Puro e semplice.

Dunque, stanti le premesse di cui sopra, se realmente colpevole, il suo gesto non trova alcuna giustificazione o attenuante nelle idee presenti nel cranio che ha aperto.

Se, al contrario, è innocente, e glielo auguriamo, lo dimostri nel processo. Se, ancora, ritiene – adesso – la giustizia ungherese inaffidabile, faziosa, politica, persecutrice secondo ideologia etc… faceva il piacere di non entrare – allora – in quel Paese (oppure se ne assuma le conseguenze, non si possono fare i "putsch" - tra l'altro a casa degli altri - e poi nascondersi dietro l'immunità)

  1. Gli unici nazisti veri attualmente, nel 2025, in armi, soldi, addestramento, organizzazione, copertura (mediatica e militare) sono coloro che almeno dal 2014 dominano in quella nazione che il PD sostiene (e arma) (“Alleanza Verdi e Sinistra” è una mera “costola elettorale” del Pd, atta a raggranellare più voti esprimendo posizione eterodosse, non controbattete affermando che hanno votato contro di qua ma non di là etc… quando li sentiremo pubblicamente condannare il nazismo ucraino e affermare il diritto della Russia di difendere così la propria gente dai nazisti ucraini, come la propria sicurezza, sovranità e indipendenza dai capitalisti yankee dei vari FMI, avranno la nostra stima) e che soprattutto Repubblica copre e glorifica con enormi menzogne da 3 anni e mezzo.

Nazista (o Banderista, lasciamo agli storici la differenza) fu Andriy Parubiy, colui che la signora Boldrini, appartenente certamente all’area cultural-politica della Salis, ha accolto e celebrato nel 2017, quando era Presidente della Camera, nonché colui che di recente è stato ucciso, e non dai russi, come probabilmente Repubblica avrà scritto al tempo, ma, sembra, da un padre a cui avevano strappato di mano il figlio per mandarlo a morire in prima linea, nell’insensata difesa a oltranza di Bakhmut (e nell’ancora più insensata difesa a oltranza degli interessi del capitalismo anglosassone predatorio e della sua superclass contro il mondo multipolare, superclass di cui Trump è esponente – e qui parliamo a tutti i coloro che lo vedono come antagonista al globalismo, difensore della tradizione etc… : Trump è un capitalista yankee, punto, un nemico di classe e di civiltà –, superclass anglosassone di cui Repubblica è, direttamente o indirettamente, beneficiaria), rapimento e uccisione di cui evidentemente il padre riteneva colpevole colui che il Pd della Boldrini celebrava e non Putin, il fascista, anzi, secondo il nostro presidente della Repubblica, il nazista.

Sì, dopo il paradosso di Popper, siamo giunti nell'estate del 2025, al paradosso di Mattarella: il presidente di una nazione che fu fascista e aggridì militarmente la Russia insieme ai nazisti tedeschi, oggi, dichiara nazista il presidente di quella nazione che il nazismo tedesco e il fascismo italiano sconfisse, con oltre 20 milioni di morti sul campo, e che ora combatte contro il nuovo nazismo ucraino fomentato e finanziato, coperto, armanto ed eterodiretto da quella superclass anglassone che, per difendere il proprio impero talassocratico ormai necrotico, non disdegna neppure l'olocausto atomico.

«Là giù trovammo una gente dipinta
che giva intorno assai con lenti passi,
piangendo e nel sembiante stanca e vinta.»
Dante, Inferno, La bolgia degli ipocriti - vv. 58-72