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L'ordinarsi nell'effimero dell'apparire del Mondo

La teoria del Caos
19 giugno 2025
Questa mattina un missile iraniano ha centrato la borsa valori di Tel Aviv, un grattacielo in mezzo a molti grattacieli, nella city della capitale israeliana. L’altro giorno hanno colpito una sorta di Pentagono israeliano. L’evidenza simbolica è assoluta: il cuore economico e militare dello stato è vulnerabile e non può essere difeso.

Secondo molti analisti, l’Iran sta ancora usando di prevalenza missili di vecchia generazione (che avrebbero comunque dovuto esser smaltiti a breve per anzianità). Ne hanno, a quanto pare, di migliori.

Ieri sera Putin ha affermato - e tenderei a credergli, almeno su queste cose - che i centri di arricchimento dell’uranio e di fabbricazione dei missili sono intatti e non possono essere raggiunti dai missili israeliani (anche sull’efficacia della superbomba yankee non c’è certezza: gli stessi tecnici militari statunitensi non sono sicuri che possa raggiungere quelle profondità e distruggere quelle strutture così blindate).

L’azione di terra è impensabile (gli iraniani sono 88mln e sarebbero riforniti da Cina e Russia cioè a dire della maggiori industrie militari mondiali in termini di volumi e qualità tecnica: una guerra di logoramento sarebbe impensabile per mere dimensioni di scala)

È evidente che l’Occidente è in un vicolo cielo, scatena guerre a destra e sinistra nella speranza che il Caos partorisca la soluzione del loro ineluttabile declino.

Certamente questo li rende immensamente più pericolosi… sono disperati, sono con le spalle al muro e per ciò stesso sono disposti a tutto e non si arrenderanno, questo ormai da anni è chiaro a chiunque abbia gli occhi per vedere, perché lo scorpione pungerà sempre la tartaruga: la talassocrazia anglosassone è fondata su una logica predatoria, è la sua natura, la sua essenza, o domina e schiavizza tutti gli altri, o semplicemente NON è.