Ieri, 1 luglio, dopo oltre 3 anni, Macron ha chiesto udienza a Putin. Per cercare di inferire l’oggetto del loro discorrere, proviamo a mettere in fila i fatti degli ultimi giorni.
Partiamo dalla situazione sul campo.
- Da mesi ormai l’Ucraina non ha più alcuna difesa aerea, né potrà riaverla nel breve periodo: gli occidentali ne sono privi, come testimoniato dalla rocambolesca corsa dell’asse israelo-statunitense a porre fine alla contesa con l’Iran: Israele (sive gli Usa) avrebbero avuto intercettori ancora per qualche settimana, o giorno, e l’Iran stava devastando – con missili avanzati – un Paese confinato in una sottile striscia di terra a ridosso del mare, la cui popolazione è concentrata sostanzialmente in 3 città. Testimonianza della “farsa di Fordow” è che gli iraniani hanno GIA’ ripreso la loro attività (e secondo alcuni analisti di valore, come il generale Maurizio Boni, i cinesi e i russi ripristineranno le difese iraniane distrutte nei primi giorni dai raid dell'aviazione israeliana, ma con nuovi caccia, più avanzati dei distrutti, e nuovi sistemi intercettori S-300 o S-400).
- La produzione di droni pesanti Geran 2 arriva ormai (fonti russe) a 500 veivoli giornalieri. Questi droni portano oad oggi circa 100k di materiale esplosivo e hanno sistemi di IA in grado di eludere le difese. Piccola parentesi: la Nato è in ritardo sulla tecnologia dei droni di anni, se non di lustri, rispetto ai russi (congetturo di decenni, dai cinesi). Infatti, la Francia ha avviato (o annunciato di aver avviato) un progetto di produzione congiunta con l’Ucraina, perché paradossalmente al momento gli ucraini hanno più knowhow sull’argomento, oltre alla possibilità di sperimentarli sul campo. La follia, anche strategica, del nostro Occidente, è di aver puntato tutto sui caccia e sui carri armati, che sono molto molto costosi e di lungo tempo produttivo, ma quando, con un drone che costa 10k euro (e di cui ne produci 500 al giorno), distruggi un carro Leopard da 20 mln di euro (che congetturo ci vogliano mesi a produrre), è evidente che hai investito sul cavallo sbagliato. Allo stesso modo, qual è il senso di costruire carri armati (se non rianimare l’industria tedesca dell’auto ormai morente) quando non hai sistemi intercettori in grado di neutralizzare neppur gli ipersonici iraniani (che dovrebbero andare a Mach 5), perché Israele ha messo in campo il meglio dell'Occidente nel settore, mentre coloro che dichiari essere il tuo nemico strategico, la Russia, ha avviato l’altro giorno la produzione di serie di un missile che viaggia forse a Mach 20 e può portare sino a 8 testate nucleari? Evidentemente sulle linee produttive ove prima costruivi le Volkswagen puoi costruire Leopard, ma non missili o sistemi antimissilistici.
- La situazione in prima linea appare disperata: i media occidentali, da giorni, fanno un gran parlare dei 50k soldati schierati a Sumy pronti a invadere la città. Nondimeno, siccome la stampa occidentale è giunta a superare Goebbels come livello di falsificazione del reale, personalmente congetturo che non sia quello il punto dove guardare… la città di Sumy dista orami 17km dal fronte, il che significa che è sotto il tiro dell’artiglieria da campo, cioè è ormai nella cosiddetta zona grigia, quindi non è improbabile un’ulteriore avanzata anche in quell’Oblast, ma negli ultimi giorni – al contrario della vulgata mainstream – la situazione in quella direzione appare stabile, grazie all’afflusso di mercenari occidentali inviati lì a stabilizzare un fronte che pareva appunto sul punto di collassare.
- Ieri, al contrario, ufficialmente, le forze armate russe hanno conquistato, o liberato (come si preferisce). il 100% del Luhansk.
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Ma, più a sud, i problemi sono decisamente più gravi (ribadisco: se vi dicono di guardare a Sumy, a Nord, guardate altrove, a Sud, sicché dalla parte opposta…): da diversi giorni, l’avanzata nella direzione del Sud-Ovest del Donestk appare come una rotta dei difendenti. Dopo aver conquistato il più importante giacimento di litio dell’Ucraina (e il secondo più grande a livello continentale), lungo la direttrice Shevchenko – Yalta l’esercito ucraino è in rotta: hanno ripiegato dietro il fiume Vovča, ma i russi hanno lo già attraversato, entrando nell’Oblast di Dnipropetrovsk, anche in quella direzione, e conquistando la prima località, Dachne.
Questa regione, a tradizionale vocazione agricola, diversamente dal Donbass, minerario e industriale, ha una conformazione urbanistica differente dal Donetsk: molti spazi aperti e pochi centri urbani o miniere dove trincerarsi. Inoltre, il Donbass è stato strutturato per difendersi in oltre 10 anni di guerra civile, con località, come l’Azovstal, pensate – anche dagli occidentali – per resistere anni (e non mesi, come è avvenuto). Ergo, si può congetturare come, a parità di “effort” russo, l’avanzata in questo Oblast andrà molto più speditamente. Più a Nord, la situazione non sembra migliore: le fortezze Chasiv Yar e Toretsk sono sul punto di cadere. L’agglomerato Pokrovsk – Myrnohrad, assediato da tre lati, nelle prossime settimane o nei prossimi mesi sarà preso in cerchio chiudendo da Nord il triangolo, e così la grande città di Konstiantynivka, poco più a settentrione. Insomma, la sensazione è che da qui all’arrivo delle piogge autunnali la situazione in prima linea possa degenerare in termini non più lineari bensì esponenziali.
- Infine, ieri (secondo fonti russe), gli ucraini hanno utilizzato missili occidentali, gli Storm Shadow inglesi e gli Scalp del Napoleoncino, per colpire l’abitato civile della città di Donetsk, un centro commerciale nell’ora di punta. Come più volte dichiarato dai russi, questi missili devono essere armati con codici di cui gli ucraini non dispongono, quindi vi è senz’altro del personale occidentale a spararli dal territorio ucraino per conto terzi.
Bene, posti sul tavolo i punti di appoggio dell’inferenza, torniamo all’oggetto della discussione telefonica tra Putin e Macron.
Secondo i media main stream, per 2 ore si sono ripetuti, a loop:
M: “Devi accettare subito il cessate il fuoco”
P: “Dovete prima riconoscere la realtà sul campo e rimuove le cause del conflitto”
Io congetturo possano essersi detti:
M: “Se non firmate subito il cessate il fuoco (cioè prima di una rotta più amplia del fronte che sembra imminente), utilizzeremo i nostri missili per colpire i civili russofoni nei territori che avete occupato e poi annesso”
P: “Se lo fate, spediremo la linea del fronte così a Occidente che coi vostri missili potrete colpire la Polonia, e riapriremo la caccia con gli Iskander al personale Nato sul suolo ucraino”.